Giurisprudenza sul commercio
“Un produttore di software non può opporsi alla rivendita delle sue licenze usate (…). Il diritto alla distribuzione di una (…) copia del programma si esaurisce con la prima vendita.”
(Dal comunicato stampa della CGCE n. 94/12 sulla sentenza Rs. C-128/11)
Sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 3.7.2012, Rs. C-128/11.
Nel 2012 la Corte di giustizia dell’Unione europea ha dichiarato ammissibile nell’UE il commercio di licenze software usate.
Di conseguenza, il diritto esclusivo di un produttore di software di distribuire una copia di un programma con licenza si esaurisce con l’acquisto iniziale. Nella sentenza la Corte afferma che il principio dell’esaurimento del diritto di distribuzione si applica non solo quando il titolare del diritto d’autore (produttore) commercializza le copie del proprio software su un supporto dati (CD-ROM o DVD), ma anche quando le distribuisce tramite download dal proprio sito Web.
Le questioni di giurisprudenza sul software usato nel contesto di questa sentenza sono chiarite nel comunicato stampa della Corte di giustizia dell’Unione europea n. 94/12 del 3.7.2012.
Sentenza della Corte di giustizia federale tedesca del 17.7.2013, Rs. I ZR 129/08.
Nel 2013 la Corte di giustizia federale tedesca ha confermato la legalità del commercio di licenze software usate.
Un anno dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, anche la Corte di giustizia federale tedesca (BGH) si è occupata della legalità del commercio di licenze software usate, confermando in toto la sentenza della Corte di giustizia europea.
Il comunicato stampa della Corte di giustizia federale tedesca n. 126/13 del 18.7.2013 chiarisce le questioni giurisprudenziali sul software usato nel contesto di questa sentenza.
Sentenza della Camera degli appalti pubblici di Münster del 01.03.2016, Az. VK 1-2/16.
La Camera degli appalti pubblici di Münster decide che l’esclusione di software usato dalle gare d’appalto viola la legge sugli appalti pubblici.
La Camera degli appalti pubblici del governo distrettuale di Münster chiarisce con la sua sentenza che il software usato non può più essere escluso dalle gare d’appalto. La specifica di un nuovo software Microsoft è considerata una violazione del principio di neutralità del prodotto nelle gare d’appalto.
La motivazione afferma che tale restrizione “non è più oggettivamente comprensibile”. Le licenze usate non sono licenze che differiscono dall’originale, sono invece indistinguibili dalla nuova versione”.
La Camera degli appalti pubblici di Münster raccomanda agli acquirenti del cosiddetto software usato di ottenere la prova che la copia è stata disinstallata. Tale prova può essere inclusa nel contratto da stipulare mediante un accordo di indennizzo – una divulgazione della catena di diritti che vada oltre non è necessaria e non può essere richiesta.
Le questioni giurisprudenziali sul software usato nel contesto di questa sentenza sono chiarite nel comunicato stampa della Vergabekammer Westfalen Az. VK 1-2/16
Sentenza BGH dell’11.12.2014, Az. I ZR 8/13.
La Corte di giustizia federale tedesca stabilisce che la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea si applica anche ai contratti multilicenza e al loro frazionamento.
Nella sua sentenza, la Corte di giustizia federale tedesca ha respinto integralmente un ricorso per cassazione presentato da Adobe. Ciò significa che: le licenze software derivanti da contratti multilicenza possono essere vendute singolarmente. L’acquisto di singole licenze usate da contratti multilicenza è pertanto legalmente sicuro e non comporta alcun rischio per gli acquirenti di software usato.
Le questioni giurisprudenziali relative al software usato nel contesto di questa sentenza sono chiarite nel comunicato stampa della Corte di giustizia federale tedesca n. ZR 8/13.
Licenze Microsoft e Adobe a norma di legge
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Ulteriori informazioni sugli acquisti di software a norma di legge
Sentenza del Tribunale distrettuale di Amburgo dell’agosto 2016, Az. 406 HKO 148/16.
Il Tribunale distrettuale di Amburgo stabilisce che la divulgazione della catena dei diritti non può essere richiesta.
La decisione pone fine all’affermazione secondo cui la divulgazione della catena dei diritti – cioè il precedente proprietario di una licenza – è necessaria per il commercio legale di software usato.
Le informazioni sull’acquisto di software usato nel contesto di questa sentenza sono chiarite nel comunicato stampa della rivista specializzata it-business.
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